La grandine ha creato danni alle tue coperture in amianto?
Alcune settimane fa alcune zone dell’Emilia sono state colpite da forti grandinate, che hanno provocato danni alle auto, ad alcuni stabili ed alle abitazioni private.
In molte zone del modenese e nel bolognese la grandine ha provocato danni ingenti alle coperture in amianto ancora esistenti.
Come forse è ormai noto le coperture in amianto subiscono comunque un deterioramento negli anni per azione delle piogge acide, degli sbalzi termici, dell’erosione eolica e di organismi vegetali, che determinano corrosioni superficiali con affioramento delle fibre.
Le fibre stesse poi sono disperse dal vento, trascinate dalle acque piovane, raccogliendosi nei canali di gronda o venendo disperse nell’ambiente dagli scarichi di acque piovane non canalizzate.
La gradinata dello scorso 22 Giugno ha quindi fatto emergere un grande problema (latente) ma sui cui ora è necessario intervenire: oltre a dovere porre rimedio ai danni materiali, l’evento atmosferico inaspettato ha aumentato il rischio di dispersione di fibre di amianto nell’aria.
Verifica dello stato di conservazione delle coperture in amianto
È possibile eseguire una attenta verifica sullo stato di conservazione della copertura in amianto, la quale darà indicazione su come procedere con la copertura.
Secondo le linee guida Arpa e della Regione Emilia Romagna che sono state emesse con il Piano “Amianto Zero!” è possibile verificare in modo semplice ed immediato lo stato di conservazione delle coperture, valutandone il rischio per la salute e quindi avere indicazioni sulle azioni conseguenti da adottare.
Tali linee guida possono essere, quindi, un valido strumento utile per una valutazione dello stato di conservazione del proprio manufatto.
In caso di dubbi o perplessità, prima di intervenire su materiali contenenti amianto è consigliabile farsi assistere da Enti che operano nel campo della tutela della salute pubblica o della sicurezza e della salute sui luoghi di lavoro.