Cessione del credito e certificazione Soa

Ancora novità sul Superbonus 110%

Dopo la recente proroga per gli edifici unifamiliari e le villette, con la legge di conversione del Decreto Legge 17/2022 (Misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia e il rilancio delle politiche industriali), pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 28 Aprile 2022 sono state apportate modifiche al meccanismo delle opzioni di sconto in fattura e cessione del credito dei Superbonus.

 

Cessione del credito: cosa cambia

Con la cessione del credito, chi ne beneficia decide di cedere il credito d’imposta (pari al 110%) all’impresa che esegue i lavori oppure agli istituti di credito o ad altri intermediari finanziari.

Con la nuova disposizione di legge, diventa possibile l’elevazione da 3 a 4 di cessioni possibili del credito, solamente per quei lavori effettuati e per cui la comunicazione all’Agenzia delle Entrate verrà eseguita dall’1 Maggio 2022 in poi (articolo 29-bis del DL 17/2022).

 

L’articolo 29-bis modifica la disciplina dell’utilizzo di alcune agevolazioni fiscali (tra cui quelle previste per gli interventi edilizi e per l’emergenza Covid-19) mediante sconto in fattura e cessione del credito. In particolare, si eleva da tra a quattro il numero di cessioni effettuabili con riferimento ai predetti crediti di imposta disponendo che le banche, ove abbiano esaurito le possibili cessioni, possano effettuarne una ulteriore in favore di soggetti titolari di conto corrente. Le novità si applicano  a partire dal 1° maggio 2022;

(Fonte: Camera dei Deputati)

 

Con la nuova legge, la quarta cessione possibile resta in capo solo alle banche, viene accordata in favore dei soggetti che con la stessa hanno un contratto di conto corrente.

In sostanza, la cessione del credito d’imposta avviene solamente se il beneficiario originale ha deciso di usufruire dello sconto in fattura, ovvero possiede del credito d’imposta cedibile.

 

La Certificazione Soa

Altro elemento di novità emerge da un emendamento del Decreto Legge 14/2022 (detto Ucraina bis) che  stabilisce a partire dall’1 gennaio 2023 che le imprese che intendono realizzare i lavori di Superbonus e bonus casa dovranno avere la certificazione Soa.

Tale obbligo era previsto solamente per i contratti di appalto di opere pubbliche, ma viene così facendo allargato ai privati (per interventi di importo superiore a 516 mila euro).

L’attestazione SOA è una certificazione obbligatoria per la partecipazione a gare d’appalto e per l’esecuzione di appalti pubblici.

Attesta il possesso da parte dell’impresa dei requisiti previsti dalla normativa in ambito di Contratti Pubblici di lavori e che viene rilasciata, appunto, dalle SOA (Società Organismi di Attestazione), ossia enti privati autorizzati dall’ANAC (Autorità Nazionale Anti Corruzione).

Questa misura mira a contrastare il “far west” scatenatosi con il propagarsi di questi incentivi fiscali, in un mercato dove oggi si affacciano imprese strutturate ma anche “soggetti improvvisati”.

 

Fotovoltaico: come accedere al Superbonus nel 2022

Per fruire degli incentivi si può accedere al Superbonus 110% anche per i sistemi di accumulo dell’energia.

Tuttavia, i pannelli solari devono essere collegati ai lavori trainanti, con il fotovoltaico inserito invece tra i lavori trainati, che oggi sono considerati secondari.

Occorre migliorare la certificazione energetica (APE) dell’edificio di almeno due classi energetiche.

 

Se stai programmando dei lavori per il fotovoltaico ed altri interventi finanziabili, puoi contattare i nostri consulenti.  Sapremo guidarti e aiutarti nella fruizione dei bonus disponibili.